La newsletter è uno strumento spesso considerato a margine della propria strategia di marketing: una spesa accessoria del piano di comunicazione. Ma considerare la newsletter una spesa e non una risorsa è molto limitante.
Anche inviare newsletter senza una precisa strategia, solo quando c’è una particolare offerta in corso o quando si ha tempo di scriverne una non serve a molto.
Integrarla nella propria comunicazione, sfruttarla con metodo e pianificazione, invece, può portare ottimi risultati.
Soprattutto perché la newsletter è un canale di comunicazione diretto con i propri clienti, un canale in cui possiamo dire quello che vogliamo senza preoccuparci di privacy policy o regolamenti esterni. La newsletter ti permette di dire quello che vuoi e quando vuoi al tuo pubblico. Ti permette di creare messaggi specifici per categorie di lead. Inserita in un piano di comunicazione strategico è un’arma potente che merita di essere sfruttata a dovere!
Newsletter e DEM: quali differenze?
Cominciamo con il distinguere la newsletter dalla DEM (Direct Email Marketing).
La newsletter è periodica: per quanto possibile rispetta una scadenza, che può essere mensile, quindicinale o settimanale, a seconda delle risorse che servono per spedirla e dei contenuti disponibili.
La DEM è una mail inviata una volta sola con una specifica offerta. In pratica una mail inviata agli iscritti a una lista con fini commerciali.
L’una, ovviamente, non esclude l’altra. Newsletter e DEM si possono integrare tra loro in un programma di comunicazione chiaro e dagli obiettivi ben definiti.
A che cosa serve una newsletter
La newsletter veicola al proprio pubblico dei contenuti: questi contenuti ovviamente devono essere percepiti dai destinatari come interessanti, come novità di settore o innovazioni aziendali.
Si può sfruttare per
- consolidare la propria autorevolezza
- aumentare il traffico al sito
- aumentare le vendite
- fidelizzare i clienti.
Siamo noi a decidere quante volte mandarla, se mandarla identica a tutti gli iscritti oppure dividere questi ultimi in categorie precise, ognuna destinataria di un messaggio specifico.
Bisogna avere ben chiaro quali e quante risorse si possono dedicare alla newsletter, e poi definire quali obiettivi vogliamo raggiungere. In seguito, si imposta la periodicità e si stila un piano editoriale.
Gli strumenti di invio delle newsletter ci permettono di avere moltissime informazioni: quante newsletter sono state inviate, quante sono state aperte. Chi si è disiscritto, chi ha cliccato su un link presente. Uno storico preciso di questi dati ci permette di conoscere meglio il nostro pubblico, e quindi di inviare comunicazioni più efficaci.
Un esempio concreto di una newsletter B2C: Xeven
Xeven è uno shop fisico e online specializzato in prodotti per cani, con tutti gli accessori che servono per fare sport con loro.
Per Xeven abbiamo progettato una newsletter in cui spieghiamo quanti e quali tipi di guinzagli ci sono in commercio, le loro caratteristiche e quali sono i più adatti per fare diverse attività con il cane, dal trekking alle passeggiate, dalla vita in città alla gita al mare.
Il suo pubblico è già estremamente targettizzato, quindi la newsletter è generica, uguale per tutti i contatti.
Ovviamente all’interno del testo della newsletter ci sono i link ai vari guinzagli di cui parliamo e che sono presenti nello shop. La newsletter può portare a immediate conversioni, perché qualcuno tra i lettori acquisterà un guinzaglio, ma anche nel caso in cui non lo facesse, abbiamo costruito autorevolezza del brand.
Xeven è competente. È generoso perché regala contenuti utili al suo pubblico. È utile. È un punto di riferimento.
La sua newsletter è costruita per diventare un appuntamento fisso con il pubblico, per fidelizzarlo e aumentare gli accessi al sito.
La newsletter per il B2B
Ma la newsletter è uno strumento importantissimo anche per il B2B.
Per prima cosa si deve avere in atto una strategia di lead generation efficace, quindi campagne di advertising digitali so Google, LinkedIn, Facebook o qualunque altra piattaforma ospiti i potenziali lead.
I diversi lead devono poi essere targettizzati in modo da creare un pubblico definito per interesse e categorie, ognuna destinataria di una specifica newsletter.
La tua impresa utilizza la newsletter come strumento di marketing?
Non sempre si riconosce alla newsletter il suo potenziale, ma un piano di comunicazione e una strategia di marketing complete e ben strutturate la devono prendere in considerazione.
Se utilizzi già la newsletter ma pensi non sia progettata per permetterti di raggiungere i tuoi obiettivi, contattaci per parlarne insieme!